In occasione del progetto Teatro – Scuola di Industria Scenica, il palcoscenico dell’Everest ha ospitato la compagnia Nanirossi con lo spettacolo Sogni in Scatola. In scena, Jabo e Jaba, due buffi personaggi che fra un linguaggio sconosciuto, giochi circensi e acrobazie, manovrano scatole e materiali per imballaggi. E con queste scatole si può fare tutto, davvero tutto, anche aprirle e far uscire sogni che si muovono fra immaginazione e realtà. Abbiamo incontrato Elena Fresch e Matteo Mazzei per conoscerli meglio e scoprire quale sogno è custodito nella loro scatola.
Chi siete? Presentatevi brevemente
Siamo Nanirossi. Nasciamo come artisti di strada. Sogni in Scatola è la prima produzione per il teatro. Abbiamo fondato la compagnia nel 2003, ma noi ci siamo conosciuti a Torino mentre frequentavamo una scuola di teatro. Poi abbiamo continuato la nostra formazione in Svizzera, all’Ecole du Cirque Zofy, e poi ci siamo spostati fra il Belgio e la Francia. Ci piace portare in scena il “Mano a Mano”, un’acrobazia di coppia – la preferiamo alle altre, e la scegliamo per i nostri spettacoli, perché serve soltanto il corpo. La nostra prima scenografia elaborata è quella di Sogni in Scatola.
Perché fare teatro per ragazzi?
Noi, prima, abbiamo creato lo spettacolo, poi scelto il pubblico. E il nostro pubblico ci piace. I ragazzi hanno molta fantasia, ci guardano con sincerità e osservano dettagli che gli adulti non riescono a vedere. Qui all’Everest, una volta scesi dal palcoscenico, un bambino ci ha chiesto come fosse possibile che una stella cadente uscisse dalla bocca di Jabo. In realtà noi, sul palcoscenico, lanciamo un rotolo di scotch; lui ne ha immaginato la luminosità, il movimento e la bellezza di una stella. E’ qualcosa di incredibile.
Perché immaginare che le vostre scatole siano contenitori di sogni?
Con le scatole, possiamo creare quello che vogliamo – anche realizzare un sogno.
Perché durante il vostro spettacolo non c’è un vero dialogo?
Come per l’aspetto visivo, allo stesso modo a livello uditivo ci piace che uno immagini quello che stiamo dicendo. Preferiamo che sia il pubblico a immaginare i discorsi.
Immaginate di avere una scatola tutta vostra. Quale sogno custodisce?
Quello di avere un tendone da circo che giri per il mondo.
Se dico Everest cosa mi dite?
L’Everest è possibilità. L’Everest è andare sempre più in alto. L’Everest è una sfida.