WEBulli
credits
di e con Serena Facchini ed Ermanno Nardi
supervisione drammaturgica e registica Renata Ciaravino
progetto video Elvio Longato
produzione Elea Teatro/Industria Scenica,
con il supporto produttivo di Next Laboratorio delle Idee – Regione Lombardia
con il sostegno di Fondazione della Comunità Bresciana, Fondazione ASM
con il patrocinio di Amnesty International Italia
Spettacolo finalista al FIT/Fringe L’altroFestival di Lugano 2014
Spettacolo selezionato per InScena! di New York 2015
Spettacolo semifinalista In-Box Verde 2017
Spettacolo vincitore del Bando Teatro delle Differenze 2018
Anna ha 14 anni, fa le superiori in una cittadina alle porte di Milano. Ha una migliore amica, ha anche un ragazzo. È carina, è popolare.
Un giorno si fa un video. Lo fa per il suo fidanzato. Ma quel video inizia a saltare da uno schermo all’altro, non tornerà più indietro.
Il bullismo a scuola c’è sempre stato, come anche il bisogno di farsi notare.
Ma come sono cambiati oggi questi fenomeni tra social network e nuove tecnologie?
Oggi gli “schiaffi” sono diventati intangibili, sono video pubblicati online, messaggi anonimi, foto rubate, false identità. Fisicamente fanno meno male, ma quanto feriscono nell’anima?
Confessioni intime e la propria immagine sono diffusi sul web spesso senza filtro e, a volte, senza consapevolezza delle possibili conseguenze.
WEBulli indaga i fenomeni di cyberbullismo e sexting, ossia gli atti di bullismo e molestia e lo scambio di contenuti espliciti di carattere sessuale effettuati tramite i nuovi media digitali.
Il video si incrocia con il teatro diventando elemento fondamentale in scena, fungendo da scenografia, da scansione temporale degli eventi e da parte integrante della narrazione.
target:
a partire dagli 11 anni, scuole secondarie di primo e secondo grado, insegnanti, educatori, genitori, pubbliche amministrazioni
tag/parole chiave:
cyberbullismo, sexting, cyberstupidity, spettacolo teatrale, teatro, prosa, teatro ragazzi