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A lezione di Teatro Ragazzi: a tu per tu con Fabrizio Palma.

Un professionista del mondo del teatro per ragazzi a cui noi di Industria Scenica abbiamo affidato la gestione della rassegna di teatro scuola che è andata in scena al Circolo Everest tra novembre e dicembre. Fabrizio Palma, attore e autore di testi per bambini e adolescenti, interprete di reading dedicati ai ragazzi e intrattenitore con un passato nel cabaret milanese e nella clownerie di strada, ci racconta del suo lavoro e della sfida che ha raccolto entrando nel mondo dell’intrattenimento per bambini.

Ciao, noi di Industria Scenica ti conosciamo come attore e regista con un’esperienza ventennale nel settore del teatro per ragazzi. Ma come ti sei avvicinato a questa professione?

Mi ci sono avvicinato quasi per caso…il regista che faceva laboratori teatrali nella mia scuola faceva parte di una Cooperativa Teatrale “La Baracca di Monza” che si occupa di teatro ragazzi. Ho cominciato a seguirli e a vedere alcuni spettacoli, oltre a partecipare ad alcuni festival del settore. Da subito mi è piaciuta la reazione dei bambini quando guardano uno spettacolo per la loro età. Mi ha colpito la schiettezza dei loro commenti e delle loro reazioni.
Poi ho incominciato a fare delle piccole animazioni e via via sono stato inserito in alcuni spettacoli della Cooperativa Tangram e così ho incominciato a seguire, oltre alle animazioni nelle biblioteche e agli spettacoli, anche l’aspetto organizzativo di una compagnia….e adesso eccomi qui! Una nuova avventura assieme ad Industria Scenica!!

Qual è l’aspetto che più ti diverte del lavoro con e per i bambini?
Come detto prima mi diverte soprattutto la loro schiettezza e spontaneità. Mi piace inoltre poter trattare le problematiche “infantili” e adolescenziali, così che, con il teatro, possano trovare qualche risposta utile per la loro vita di adulti.

Sei anche autore di testi teatrali per ragazzi. Com’è fare questo lavoro in un paese che non spicca per affezione ai libri? Ci sono speranze che le nuove generazioni siano meglio dei loro padri?
In realtà il settore dei libri ragazzi è sempre in forte crescita, forse il lavoro svolto dagli operatori italiani che si occupano di questo a qualcosa è servito!! Lavorare con il teatro in Italia, al di là che sia per ragazzi o adulti è difficile, pochi fondi e cattiva concorrenza non permettono di sviluppare al meglio il settore. La speranza è l’ultima a morire (sono un maledettissimo ottimista) e spero che “l’uomo di domani” sia un pò influenzato da quello che ha visto in teatro da piccolo.

Un artista a cui ti ispiri.
Domanda difficilissima!!! Shakespeare: per la perfezione!
Molto più terra terra, adoro gli attori che “sporcano” la loro recitazione con l’improvvisazione.
Cinematograficamente parlando ho un’ammirazione particolare per Carlo Verdone, mi piace il suo far ridere con amarezza e malinconia.
Totò e Peppino che in coppia fanno un artista!
Teatralmente invece adoro Eugenio Allegri, col quale ho avuto il piacere e onore di lavorare e scrivere uno spettacolo.

I bambini sono critici spietati: come ti prepari per fare un buon lavoro ed essere pronto ad affrontare la scena?
La mia regola è: “il rispetto!”. Rispetto il loro “essere adulti” nella loro età. Rispetto le loro conoscenze e non penso mai che siano piccoli.

Se dico Everest tu cosa mi dici?
La risposta cambia mano a mano che conosco chi lo gestisce e chi viene a trovarci! E’ un luogo dove è possibile vedere spettacoli ma soprattutto socializzare e perché no, crescere!

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